Giovanni Pierotti   

Maestro riconosciuto ed ormai arcinoto della caccia al colombaccio, le cui gesta in merito, benché ancor giovane, sono ormai immortalate in una lunga serie di documentari realizzati per la TV Caccia e pesca nonché per la prestigiosa collana di DVD prodotta dalla Lugari Video, Giovanni può considerarsi cacciatore a 360 gradi, appassionato sperimentatore di pressoché tutte le discipline venatorie esercitabili entro i confini nazionali nonché in ambito europeo. Verrebbe da definirlo un “generico-specializzato”, in quanto grazie ad una caparbietà e dedizione senza pari e ad una innata propensione naturale, riesce al meglio in ciascuna caccia cui si avvicina, specialmente quando si tratti di approcciare discipline tecniche, in primis la caccia alle anatre, settore nel quale ha modo di cimentarsi con regolarità grazie alle sue abituali frequentazioni padane e soprattutto grazie all’ormai lunga esperienza maturata oltreconfine, soprattutto in terra ungherese e romena.

Accompagnato pressoché costantemente, tranne che ovviamente in occasione delle battute all’insegna della canna rigata, da un fedele springer spaniel, Giovanni può considerarsi a pieno titolo pioniere, assieme a pochi altri intenditori, ed ormai anche principale testimone delle emozioni regalate da un calibro estremo quale il 36 magnum, che ha adoperato e continua tuttora ad impiegare con successo nei suoi incontri ravvicinati con colombacci, anatre e persino cinghiali. L’amore per le emozioni legate alla carabina e quello per la caccia a selvatici scaltri ed avvincenti quali i becchi piatti ed in particolar modo le imponenti oche (insidiate al lago così come in pastura), come detto lo ha portato ormai da anni a guardare all’estero, in special modo ai boschi ungheresi per poter esercitare la caccia all’aspetto ed alla cerca ai pregiati ungulati ed alle distese lacustri ungheresi e romene per insidiare con la tesa dei richiami anatre di ogni specie e di qualità assoluta durante l’intero arco della stagione venatoria, dai giorni caldi dell’apertura fino a quelli freddi e pungenti del mese di febbraio.

Quella di Giovanni è l’Ungheria dei boschi popolati di cervi, daini, caprioli e cinghiali, dei laghi sorvolati dai voli di anatre ed oche, dei girasoli animati dall’andirivieni di bianche tortore e di eleganti colombacci. La Romania poi costituisce un fiore all’occhiello, la ciliegina sulla torta, per tutto quel che concerne la migratoria, di bosco od acqua che sia.

Ricercate, individuate e sperimentate nel tempo ed in prima persona zone esclusive in cui poter dar fondo alla propria esigente passione, Giovanni ha iniziato a condividere le sue avventure d’oltralpe con selezionati compagni che hanno preso ad affidarsi puntualmente alla sua esperienza ed alle sue prestazioni per godere di soggiorni all’insegna delle esaltanti emozioni della vera caccia. Quelle emozioni che solo un vero cacciatore è in grado di garantire a sé stesso e a chi ha il privilegio di cacciare, fianco a fianco, assieme a lui. Provare per credere!